Nuova Riveduta:

Genesi 41:55

Poi la carestia si estese a tutto il paese d'Egitto e il popolo gridò al faraone per avere del pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe e fate quello che vi dirà».

C.E.I.:

Genesi 41:55

Poi tutto il paese d'Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Allora il faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà».

Nuova Diodati:

Genesi 41:55

Poi tutto il paese d'Egitto cominciò ad aver fame, e il popolo gridò al Faraone per aver del pane. Allora il Faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe, e fate quello che vi dirà».

Riveduta 2020:

Genesi 41:55

Poi la carestia si estese a tutto il paese d'Egitto, e il popolo gridò al Faraone per avere del pane. E Faraone disse a tutti gli Egiziani: “Andate da Giuseppe, e fate quello che vi dirà”.

La Parola è Vita:

Genesi 41:55

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 41:55

Poi la carestia si estese a tutto il paese d'Egitto, e il popolo gridò a Faraone per aver del pane. E Faraone disse a tutti gli Egiziani: 'Andate da Giuseppe, e fate quello che vi dirà'.

Ricciotti:

Genesi 41:55

Quando ivi pure fu fame, il popolo gridò al Faraone chiedendo da mangiare. Ed egli rispose: «Ricorrete a Giuseppe, e fate tutto quello che vi dirà».

Tintori:

Genesi 41:55

E quando anche l'Egitto sentì la fame, il popolo si raccomandò a Faraone per avere da mangiare. E Faraone rispose: «Andate da Giuseppe, e fate tutto quello che vi dirà».

Martini:

Genesi 41:55

E quando gli Egiziani sentirono la fame, il popolo alzò le grida a Faraone, chiedendo cibo. Ed egli rispose loro: Andate da Giuseppe, e fate tutto quello ch'ei vi dirà.

Diodati:

Genesi 41:55

Alla fine tutto il paese di Egitto fu anch'esso affamato, e il popolo gridò a Faraone per del pane. E Faraone disse a tutti gli Egizj: Andate a Giuseppe, e fate ciò ch'egli vi dirà.

Commentario abbreviato:

Genesi 41:55

46 Versetti 46-57

Con i suoi due figli, Manasse e Efraim, Giuseppe ricevette tanta Provvidenza divina per dimenticare la sua miseria e fu pure reso fruttuoso nella terra della sua afflizione. I sette anni di abbondanza terminarono. Dobbiamo attendere con impazienza la fine dei giorni, sia della nostra prosperità che delle nostre opportunità. Non dobbiamo essere sicuri nella prosperità, né pigri nel fare buon uso delle opportunità. Gli anni dell'abbondanza finiranno: quello che le tue mani devono fare, lo facciano presto e raccoglierai nel tempo della raccolta. Venne il tempo della privazione e la carestia non fu solo in Egitto, ma anche in altre nazioni. Giuseppe fu saggio nel conservare mentre durava l'abbondanza. E fu prudente e attento nel dare, quando scoppiò la carestia. Giuseppe fece opere utili e importanti. Tuttavia fu nel mezzo di questa sua attività che suo padre Giacobbe disse: "Giuseppe non c'è più!" Che gran parte di difficoltà ci scanseremmo se conoscessimo la verità completa! Permettiamo a questi eventi di condurci a Gesù. C'è una così grande carestia di pane di vita in tutta la terra. Andate a Gesù e ciò che vi ordina di fare, fatelo. Ascoltate la sua voce, applicatevi a lui; egli vuole aprire i suoi tesori e soddisfare con bontà l'anima affamata di ogni età e nazione senza denaro e senza spesa. Ma quelli che rifiutano questo provvedimento moriranno di fame e i suoi nemici saranno distrutti.

Riferimenti incrociati:

Genesi 41:55

2Re 6:25-29; Ger 14:1-6; Lam 4:3-10
Ge 41:40,41; Sal 105:20-22; Mat 3:17; 17:5; Giov 1:14-16; Fili 4:19; Col 1:19

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